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martedì 3 marzo 2015

Tre anni e un giorno

Auto carica, due gatti e una mamma quasi sana a bordo. Davanti a me, su un'altra macchina,un papa'apripista e scacciangoscia ancora piu' carico di me trasporta un bel pezzo di cio' che possiedo e tutta la mia vita precedente.
Amici, affetti, lavoro che non c'è e un sacco di preoccupazioni: ecco cosa lascio, come un capitano coraggioso e solitario, nella speranza fiduciosa di girare pagina,forse definitivamente.
E' vero che non sto andando all'altro capo del mondo, ma tre anni e un giorno fa, quando mi son chiusa la porta di casa mia dietro alle spalle, la mia vita è cambiata un'altra volta, e il salto l'ho fatto da un'altezza di cui mi rendevo conto solo a metà.
Oggi non ho voglia di tirare le somme di questo periodo: mi sembra ancora un po' presto, e poi i bilanci mi piace farli solo se sono positivi.
Altrimenti, c'è tempo, e se invece di tempo non ce n'è, il bilancio è inutile.
E poi,in fin dei conti, non si puo' comparare un'intera esistenza passata in un unico posto,con l'enorme carico di esperienze che ne deriva, con tre anni di permanenza in una città che ancora mi sembra aliena.