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martedì 22 aprile 2014

Sei mesi in Tibet

Dal 31 ottobre al 30 aprile ci sono giusti giusti sei mesi. 

Disoccupazione, oh cara. 
Mi sei capitata tra capo e collo, senza nessuna spalla su cui piangere, in un paese che non è il mio, in palese difficoltà di inserimento culturale - per inciso, se decidete di emigrare, fatelo prima dei 35 anni o per amore dei vostri bambini. Si è più vergini mentalmente, meno attaccati alle abitudini, meno lamentosi, meno ipercritici.

Ma voilà!! guarda che mi tocca vedere. Come forse vi ho già detto, quaggiù se perdete il lavoro vi aiutano, non vi tengono la testa sotto l'acqua mentre affogate, non vi soffocano col vostro cuscino nel sonno. Potete pure concedervi il lusso, come peraltro i Galli fanno senza suggerimento, di aspettare ad accettare una proposta anzichè l'altra, potete scegliere (non ci posso credere) di non partecipare a un colloquio perchè conoscete l'offerta a priori e non vi sembra vantaggiosa. Già, perchè di colloqui qua ne fate più d'uno in sei mesi, se davvero cercate lavoro. Nessuno vi chiede quanti anni avete e se avete figli. Qui tutti hanno figli, e anzi sono io la vera eccentrica, dato che non ho partecipato al ripopolamento del pianeta.
I Galli riescono pure a lamentarsi perchè non prendono la disoccupazione pari al cento per cento del loro stipendio, ma solo di circa due terzi. Ho provato a proporre a qualcuno di loro un piccolo stage di vita pratica nel Paese dei poeti, dei santi e dei navigatori, ma nessuno ha colto l'ironia.