Pagine

venerdì 20 dicembre 2013

Viaggio a ritroso

I tre amici che ho su Faccialibro forse avranno visto uno stato dove ammetto di essere crollata emotivamente alla vista della vecchia casa dei miei nonni tramite Google Maps. 

Non so da dove mi sia arrivata quest'idea peregrina, forse dalla foto in seppia  dalla quale ogni giorno mi guarda la mia giovane nonna, per l'occasione allegramente in posa in compagnia della sua mamma - cioè la mia bisnonna  - sedute su un carro per il trasporto da fieno proprio davanti alla scala che conduceva al fienile. Credo sia una foto dei primi anni Sessanta,quando la provincia di Udine era ancora completamente agreste,non c'era un tubo da fare se non i contadini, e di conseguenza menare una vita relativamente grama. Nulla a che vedere evidentemente con la situazione ben più pesante degli anni precedenti: guerre varie,scorribande di militari in fuga, partigiani di tre paesi diversi - i nonni vivevano a un tiro di schioppo,letteralmente,dal confine con l'Austria e da quello che oggi ci porta in Slovenia. 

giovedì 5 dicembre 2013

Dubbio atroce

Ne ho letto un sacco. 
Mi ci sono applicata,l'ho studiato, mi son comprata il concetto, l'ho messo in pratica. 
Giornali specializzati, eminenti psicologi, counselors,naturopati, giornaliste impegnate,antropologhe me lo hanno ripetuto spesso: le donne ce l'hanno nel codice genetico, o forse,se non ce l'hanno, per sopravvivere di questi tempi devono necessariamente dotarsene. 
Il multitasking,dico. 
E non vi voglio annoiare ripetendo un dogma che conosce anche il mio gatto: una donna deve per forza saper fare bene ottantatrè cose insieme; nasce già programmata "moglie-madre-sorella-amica-amante" e possibilmente anche donna di successo,o perlomeno di buon livello, oltre che splendida regina della casa e madre luminosa; e pure noi ragazze se non siamo così ci viene la sindrome della Donna Debole, e quindi giù a farsi un mazzo enorme.
Però. 

lunedì 11 novembre 2013

Castagne e granita

Ehi, oggi fa freddo!
Che bello. Lo so, può suonarvi strano sentirmi affermare questo: ieri in questo angolo di paradiso c'erano 24 gradi,con un bel po' di mistral, è vero, ma un cielo blu,un'aria pulita,molti in maniche corte, e così praticamente da settembre, un'estate perenne.
Quante volte,nella mia vita precedente, smoccolando in mezzo al traffico congestionato da una nevicata, appoggiando le cornee sul cofano della macchina nel tentativo di vedere qualcosa in una nebbia praticamente solida, abbaiando contro la pioggia gelata, ho pensato che esistono paesi a perenne temperatura gradevole, sempre sole,sempre spiaggia...

sabato 26 ottobre 2013

Di mogli e di buoi - part II

Dicevo, non sopporto le persone finte, quelle che dicono di esser supersalutiste e ti sfracassano con la dieta del Gruppo Sanguigno, e poi quando gli metti davanti una bella bolognese cucinata comme il faut,se la divorano per poi ri-sfracassarti perchè gli fa male lo stomaco,perchè non hanno digerito,perchè i loro antenati erano cacciatori-raccoglitori e poi il glutine,la carne,il pomodoro che acidifica e il rosmarino che alcalinizza (sul parmigiano, però nessuno ha nulla da dire....dall'Alpe al Manzanarre possiamo solo inchinarci).
Il cibo è cultura e politica, e, ai miei occhi, ti connota per quello che sei. Se ti fai un panino con la pizza al prosciutto e funghi come imbottitura,aggiungendo un po' di maionese e poi critichi come faccio il risotto, scusa, ma non sei degno. Nemmeno un po'.


Dormire bene. Ho sempre avuto l'immensa fortuna di poter dormire come un ghiro. Quand'ero ragazzina, come due ghiri, dove nemmeno un cantante lirico in attività in piedi sul mio letto avrebbe potuto svegliarmi Ho una vita onirica bella, colorata, intensa,molto viaggiatrice e di conseguenza immensamente più interessante di quella reale. 
Non sono mai stata una grande nottambula, preferendo di gran lunga vivere di giorno e dormire di notte. 

martedì 22 ottobre 2013

di mogli e di buoi

Sono tornata single. 
Cioè, non ho nemmeno mai cambiato lo status su facebook, quindi in realtà non mi sono mai veramente sentita in coppia nel cervello, a differenza dello spazio fisico.
Quindi, mangiavo,dormivo,organizzavo tempo e bisogni anche in funzione di un'altra persona, regolando le sue necessità con le mie e tentando di stabilire un'armonia. Che non poteva esserci, per una serie di motivi che facilmente non vi interesserebbero, e sui quali quindi non mi soffermo,ma che avrebbe potuto esserci, se solo io e Mr. USA avessimo avuto qualcosa di più in comune. Mogli e buoi dei paesi tuoi, alla fine, non era una castroneria.


giovedì 17 ottobre 2013

Io sono mia

Con i livelli energetici ai minimi termini, nonostante tutto riesco pure a fare un po' di decluttering "umano". Che mi costa moltissima di quella poca energia che mi rimane, a causa delle sberle che prendo costantemente dal settore lavorativo - visto che continuo non cogliere il suggerimento,a forza di mazzate  l'universo mi fa inesorabilmente andare su quella che per me sarebbe la forma mentis giusta, ma questa è un'altra storia,non divaghiamo. 
E'un momento, questo,in cui vedo soprattutto ciò che ho lasciato indietro , e quando sono debole, questa consapevolezza mi fa un po' male e mi impedisce di considerare le tante situazioni a cui invece ho aperto la porta.

Mi costa tantissimo questo sfoltire radicale, in termini di forza mentale e reazione fisica; mi costa fino all'esplosione di un'orrido herpes, ma sono quelle fatiche che sai che ti fanno bene,anzi benissimo. 
Un po' come quando danzavo, da ragazzina, e la quattromilionesima ripetizione del medesimo passaggio alla fine mi costringeva a non pensare più alla sequenza,ma a viverla e basta: lascia stare il cervello e danza, e quella era la volta buona. 
Lasciare andare, anche in termini letterali,insomma, funziona sempre,sebbene sia piuttosto difficile,e funziona anche con gli esseri umani che ti vampirizzano, come in questo specifico caso, soprattutto di fiducia,denaro (poco, ma è già troppo), libertà e spazio. 
Spazio anche fisico: un essere umano prende spazio nelle tre dimensioni di corpo anima e cervello;e se devo alleggerire per sentirmi felice, quello spazio mi è necessario, e l'ho riconquistato eliminando, appunto. 

mercoledì 25 settembre 2013

Fine di una storia

Toc tac,toc tac,toc tac.
Quattro del pomeriggio di un giorno qualunque nella seconda metà degli anni Settanta. Io sono lì, con il grembiule bianco della quarta elementare e il cravattino verde  tutto storto, mentre aspetto che la mia altissima,magrissima,bellissima e truccatissima mamma ex-mannequin mi venga a prendere. Quando sento quel rumore lo so che è lei, perchè nessun'altra mamma porta tacchi 12.

sabato 24 agosto 2013

Vacances j'oublie tout

Anche quest'anno,tanto per fare una cosa diversa,niente vere vacanze.
Una volta non ho i giorni,un'altra (la maggior parte) non ho i soldi, a volte né l'uno né l'altro. 
Quest'anno è andata discretamente: ho un sacco di tempo,perche' la mia azienda,che é in liquidazione, mi ha fatto prendere il massimo di ferie possibili,per ovvi motivi monetari. Naturalmente, come dice la legge della fisica Rapanelliana, se ho il tempo non ho la disponibilità economica per cui, reduce da ben tre giorni in un'amena località turistica della Lliguria presso una mia carissima amica e da una settimana da mamma e papà a Torino, me ne sto tranquilla a casa. 

venerdì 26 luglio 2013

Cervello e/o pancia

Sei lì che ti arrovelli a pensare se sia il caso di seguire la tua razionalità, il tuo assoluto bisogno di avere un cavolo di reddito sicuro, di applicare per benino tutto ciò che in quarant'anni e più di vita ti è stato insegnato, detto, trasmesso,consigliato. 
Oppure se ascoltare la tua pancia, che in occasione di un colloquio per una nuova malefica cosiddetta occupazione, si ribella decisa al clima, alle persone, al modo di intendere il lavoro che fai da tanti anni e che sai di conoscere bene. 

giovedì 18 luglio 2013

Sisifo and me

Ok. Sono tornata a camminare sulla ruota del criceto per circa un anno, ho respirato aria di cosiddetta "normalità", mi sono tolta qualche (minuscolo) sfizio tipo comprarmi il bagnoschiuma alla lavanda della Weleda che costa 
un botto o un paio di sandali da cento euro (abominio! erano anni che non spendevo così tanto per un paio di scarpe). 
Adesso, però,dato che il karma non è acqua, il pochissimo che mi sembrava di avere acquisito mi ricade in testa: devo pagare le tasse sulla mia lussuosa dimora in Italia, devo pagare le tasse sul mio principesco stipendio in Francia, devo pagare il conguaglio dell'energia elettrica - qua si paga a piccole rate per 12 mesi, diciamo la metà, poi ti saccagnano con un unico pagamento finale: io sono iperrisparmiosa e udite udite, me la cavo con circa 600 euro.
E' la prima volta che mi vien da ringraziare il nucleare.

martedì 2 luglio 2013

La Belle Verte e l'americano

Insidiosamente, decido di sottoporre al mio sweetheart americano il film che probabilmente tutti voi minimi avrete già visto, La Belle Verte

E'un  meraviglioso film del 1996 della regista e attrice francese Coline Serrault che parla di ambiente,di consapevolezza, di nuovi paradigmi con leggerezza e humour garbato,e secondo me vale la pena spenderci un'oretta di tempo.

Quindi,come dicevo,da vera serpe,decido di somministrare un po' di sana teoria decrescentista a uno che arriva da un paese dove tutto è "più", comprare è uno stile di vita,e i soldi un'ossessione travestita da cosiddetto necessario e imprescindibile successo personale.

venerdì 21 giugno 2013

Papaveri e papere

I turisti passano davanti alla vetrina del negozio dove lavoro. 
Magliette bianche a strisce blu, blu a strisce bianche. Macchine fotografiche al collo, ombrelloni e baguettes sotto al braccio, sandali col velcro ai piedi. 
Cappelli di paglia, shorts e gambe pelose. 
Djellabas,burka,asciugamano da spiaggia avvolto attorno al corpo,cappelli da rabbino (ma solo di sabato).Motorini, scooters, scooters a tre ruote,moto da strada, Harley Davidsons e tantissime auto. 

Ridono, chiacchierano, telefonano, aspettano il pullman con la cartina in mano, si arrabbiano perchè i taxi non si fermano al cenno della mano. 
Il cielo è blu-blu, il vento soffia, il sole splende e i gabbiani si scambiano opinioni sulla posizione e qualità del pesce.
Tra 5 minuti scappo da qui dentro.

Buona estate!

martedì 28 maggio 2013

Vertigo

Mi chiedo: ma cosa deve fare una, per vivere in pace?
Dato per scontato che attualmente il milieu economico fa schifo,la gente è mediamente aggressiva e incattivita, le notizie dal mondo sono come minimo sconfortanti,che il male sembra dilagare dovunque, non posso che prendere atto del fallimento generale delle nostre vite di adulti,così come ce le prospettavano i nostri genitori.
Nessuna sicurezza,nè lavorativa,nè familiare,nè di stabilità economica. E'un frullatore,un ottovolante,una nave tra i flutti. 

venerdì 26 aprile 2013

Brave new world

Il tempo fa schifo. Anche sulla Cote dorata,che tanto dorata non è più, piove da circa sei mesi, praticamente senza interruzione. Piove,governo ladro. E sì,perchè anche in Gallia i ministri nascondono i conti nei paradisi fiscali,solo che quando li beccano,almeno danno le dimissioni.
C'è poco da ridere: pure qua i negozi chiudono, ci sono notizie molto poco rassicuranti sul (meraviglioso) welfare francese, forse uno dei più garantisti d'Europa:  in ogni caso, anche se decideranno di sforbiciare aiuti pubblici, saremo sempre anni luce lontano dalla terrificante situazione italiana, ci sarà ancora la possibilità di non morire di fame sotto un ponte come degli animali, a differenza di ciò che succede in patria.

giovedì 21 marzo 2013

Le chat botté

Quando mi trovo in una situazione che coinvolge molte persone, come la Foire de Nice, il piccolo antropologo che c'è in me non può fare a meno di osservare dettagli, atteggiamenti, dinamiche.

Questa volta, l'occhio si è posato su un particolare che per me racconta una gran quantità di cose: le scarpe.

Ragassi, che roba.

venerdì 1 febbraio 2013

Vedi Napoli e poi mori

Sono depressa. 
Adesso dico una banalità,lo so,una roba che tutti abbiamo sperimentato, che è già stata sviscerata su giornali da persone molto più serie e preparate di me.
Tutti i giorni mi confronto,com'e ovvio dato che sto all'estero,con stranieri. Naturalmente Galli,che per gli Italiani hanno come una specie di superiorità alla "volpe e l'uva",cioè si sentono fichissimi,organizzati,pratici,efficienti, e molto superiori a noi,ma poi ci invidiano perchè noi siamo mediamente molto più belli,più affascinanti e più chic,sappiamo vestirci, c'abbiamo le macchine che fanno sognare,le case bellissime,insomma "quel certo non so che".

Io mi occupo di arredamento, e lavoro per un'azienda che distribuisce marchi italiani. Non passa giorno che Inglesi,Russi,Americani ma anche Serbi,Kazaki, Mediorientali assortiti,persone insomma un po' meno sospettabili, non mi facciano un'apologia della meraviglia del nostro paese,dei paesaggi,dell'arte, della moda,del cibo,dell'accoglienza, della simpatia e avanti così.